Allenamento funzionale a Roma

Facciamo Chiarezza

Cosa si intende per allenamento funzionale

Per allenamento funzionale si intende un allenamento che serva a migliorare una o più capacità/abilità/movimenti che vengono riportate, prima nella vita quotidiana, e poi nella prestazione sportiva.
È necessario, però, che prima ancora di sviluppare qualsiasi movimento impegnativo, come uno squat o uno snatch, comprendiamo e conosciamo il nostro corpo e i movimenti che questo può fare.
Per apprendere i movimenti del nostro corpo è necessario però “sentire” il nostro corpo mentre eseguiamo qualsiasi movimento.
L’allenamento funzionale, quindi, dovrebbe in primis concentrarsi
sul percepire il proprio corpo sia in statica che in dinamica e in seguito sviluppare movimenti via via sempre più complessi

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L’allenamento funzionale nel mondo del fitness

Cosa fare?

Prima di aderire ad un corso sarebbe necessario un’anamnesi specifica di ogni cliente, per capire le reali esigenze di questo e poterlo in questo modo indirizzarlo o adattare un allenamento può vicino alle sue esigenze.

Nel mondo fitness l’allenamento funzionale dovrebbe mirare allo sviluppo progressivo delle capacità condizionali ( forza, resistenza e capacità cardio-vascolare) e coordinative ( es. equilibrio).
La realtà è diversa. I corsi infatti sono costituiti da molte persone, ognuna con le proprie caratteristiche, punti di forza/debolezza e patologie. Cosa si fa allora? Si modifica l’allenamento: se non riesci a fare un piegamento completo , appoggia le ginocchia, se non riesci a fare uno squat esegui un ½ squat, e così via. Ma così si aggira il problema, senza capire la causa e soprattutto risolverla: perché quel soggetto non riesce a fare squat o un piegamento? Perché quell’altro invece sente la bassa schiena dopo 10 squat? L’allenamento non è pià funzionale, ma diventa disfunzionale.
È pure vero che nei corsi fitness aumenta l’adesione all’allenamento grazie alla formazione del gruppo.

wod allenamento funzionale

Rendiamo funzionale un allenamento

#1 WARM-UP: mobilità e attivazione

Prima cosa da fare in una lezione è il warm-up o riscaldamento: se l’allenamento è un full body ( cioè coinvolge tutto il corpo) sarà necessario mobilizzare tutto il corpo, con focus su zone di maggior restrizione ( inteso anche parte destra e parte sinistra). Es. se ho la caviglia sinistra meno mobilie della destra, valutata tramite test precedente: ( collegamento all’articolo che metterò sul BLOG con il nome di valutazione arto inferiore 1 ), dedicherò più tempo alla caviglia meno mobile e meno tempo a quella più mobile.
Attivazione dei muscoli stabilizzatori: core – grande gluteo – medio gluteo – muscoli scapolo-toracici

#2 TECNICA e/o SVILUPPO DI FORZA/POTENZA

Esercizi più complessi dal punto di vista coordinativo o condizionale

Subito dopo il warm up segue la fase di tecnica o l’esecuzione degli esercizi più difficili dal punto di vista coordinativo ( solitamente multiarticolare), o anche esercizi che richiedono l’espressione della massima forza/potenza ( back squat, deadlift, jump box, sprint sui 60m).
La tecnica viene insegnata quando siamo più reattivi ed il nostro corpo risponde meglio agli stimoli, ecco perché è consigliabile inserirla all’inizio della seduta allenante.
Per quanto riguarda gli esercizi di forza o esplosivi, invece, la fisiologia ci insegna che per esprimere la massima potenza è necessario che il nostro corpo non sia affaticato: infatti, l’accumulo di metaboliti o la riduzione delle scorte energetiche ( in particolare la PCr) impediscono la massima produzione di forza.

#3 RESISTENZA LATTACIDA e/o AEROBICA

Una volta finita la fase che impegna maggiormente il nostro sistema nervoso ( SN) e/o che richiede la massima espressione di forza/ potenza, possono seguire dei lavori mirati allo sviluppo della resistenza muscolare e della capacità cardio-vascolare.
Questa fase, tuttavia, deve tener conto dei lavori svolti precedentemente e soprattutto deve essere programmata in modo tale da non sovraffaticare una singola struttura.
Può essere svolta a tempo con recuperi incompleti, a ripetizioni o una combinazione di entrambe.
Possono essere utilizzati esercizi a corpo libero (burpees, jumping rope), attrezzi ( battlerope, slam ball, kettlebell) e macchinari cardio ( air bike, rowing, ).
Questa fase, inoltre, ha lo scopo di migliorare la salute metabolica e sarà quella in cui verranno utilizzare il maggior numero di calorie. Nei soggetti che voglio perdere perso, il mio consiglio, è quello di farli rimanere il più possibile in questa fase, riducendo il più possibile ( senza mai tralasciare) la fase di tecnica/forza.

Cool Down

Questa è la fase da svolgere alla fine dell’allenamento ed ha lo scopo di riportare l’atleta al livello pre-allenamento, riducendo la frequenza cardiaca e l’attivazione del sistema nervoso. Possono essere svolti esercizi di respirazione, di stretching statico ( senza forzare eccessivamente) e utilizzare il foam roller, l’importante è che vengano scelte attività che non richiedano un impegno fisico e mentale del nostro atleta.

Esempio di wod

  • Warm Up: 10 minuti

  • Fase tecnica

    • Esercizio multiarticolare tecnico: Back squat con discesa lenta /deadlift con fermo al ginocchio
  • Fase di forza o di potenza

    • Forza: Trazioni con zavorra/ bench press/ back squat / deadlift
    • Potenza: sprint in salita ( 30-50m) / sprint in piano: 50-80m / jump box / clean & jeark
  • Fase di resistenza lattacida/aerobica

    • EMOM (Each Minute On Minute)
    • Interval training : 40sec di Lavoro / 20sec di recupero
    • Lavoro a circuito
    • AMRAP (As many rounds as possible)
    • FOR TIME
  • Cool Down: 10 minuti

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