Che cos’è l’osteoporosi

L’osteoporosi è una malattia sistemica dell’apparato scheletrico, che si caratterizza per la bassa densità minerale e il deterioramento della micro-architettura dei tessuti ossei, con conseguente aumento della fragilità degli stessi, esponendo i soggetti affetti ad un maggior rischio di fratture.
Può avere numerose cause, legate all’alimentazione e allo stile di vita: scarsa attività fisica con carico associato, ridotta assunzione di calcio nella dieta quotidiana, riduzione del livello degli estrogeni, stress e cattivo stile di vita in genere soprattutto sotto il profilo alimentare.
L’attività fisica regolare e l’allenamento con i pesi possono essere un valido strumento per ritardarne e contrastarne la comparsa.

I benefici dell’allenamento contro l’osteoporosi

Numerosi studi hanno dimostrato una correlazione positiva fra attività regolare e aumento della densità minerale ossea. In una ricerca ad esempio ha comparato la BMD di runners ( sia uomini che donne con almeno 9 anni di esperienza ) e di soggetti sedentari over 50. I primi di entrambi i sessi riportavano una BMD a livello lombare significativamente più elevata rispetto ai soggetti sedentari. ​
I corridori con un’esperienza di almeno 25 anni in particolare riportavano un aumento della massa ossea a livello del calcagno, diafisi femorale, testa dell’omero e le ossa distali dell’avambraccio.
Non solo cardio e attività aerobica, anche l’allenamento con i pesi giova al miglioramento e mantenimento dello stato di salute dell’apparato scheletrico (e in misura maggiore).
Weightlfiter professionisti riportano un aumento della BMD a livello lombare rispetto a soggetti sedentari di pari età. ​
Nelle giovani donne bodybuilder ad esempio, si registra un aumento della BMD a livello della colonna vertebrale maggiore rispetto a giovani donne che praticavano principalmente attività aerobica. ​

Pensate che L’esercizio ad alto impatto ad intensità crescente somministrato a donne sane in pre-menopausa porta ad un aumento significativo della BMD dell’anca rispetto e a livello del collo del femore, distretti particolarmente critici con l’avanzare dell’età.

Dalla maggior parte degli studi emerge un quadro in base al quale l’attività a basso impatto sembra utile a fini di prevenzione mentre l’attività ad alto impatto contribuisce ad un aumento del BMD. I soggetti a rischio osteoporosi e chi già ne soffre, dovrebbero adottare regolarmente l’esercizio fisico, renderlo parte integrante della propria quotidianità, prestando inoltre attenzione all’alimentazione, per assumere adeguati livelli di calcio, controllare il peso corporeo e ridurre abitudini dannose come il consumo di alcol e il fumo.

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