cosa sapere
Anatomia della spalla
La spalla è composta da diverse articolazioni:
gleno-omerale, costituita dal cercine glenoideo della scapola e la testa dell’omero
acromio-clavicolare, costituita dall’acromion, un processo osseo della scapola, e la clavicola
- scapolo-toracica, è un’articolazione “falsa” in quanto non sono a contatto 2 superfici ossee ma la scapola scivola sul piano toracico ed è mantenuta in sede grazie all’azione dei muscoli
sterno-clavicolare, costituita dal manubrio dello sterno e la clavicola
L’articolazione gleno-omerale è una delle più mobili del corpo umano e per questa ragione è una delle più instabili. Il principale stabilizzatore è un complesso di 4 muscoli chiamato Cuffia dei rotatori, la cui funzione è quella di centrare la testa dell’omero nella cavità glenoidea della scapola durante il sollevamento del braccio.
Un altro importante complesso di muscoli sono quelli appartenenti al cingolo scapolo-toracico. Durante il sollevamento del braccio, infatti, la scapola coadiuva con una rotazione sul piano toracico grazie all’azione di diversi muscoli , come gran dentato, trapezio inferiore e trapezio medio. Se così non fosse, il braccio, arrivato a 90° ( parallelo al pavimento) non potrebbe salire se non con l’intervento di altri muscoli compensatori ( trapezio superiore), che nel tempo possono andare incontro a rigidità e restrizioni, causando cervicalgia, problemi al braccio, etc.
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Impingement sub-acromiale
L’impingement sub-acromiale è una delle principali cause di dolore riferito alla spalla ed è definito come la compressione meccanica della cuffia dei rotatori e/o della borsa sotto acromiale tra la testa omerale e l’arco coraco-acromiale.
Causa dolorose limitazioni della spalla durante il movimento, deficit funzionali con una ridotta capacità di svolgere le attività di vita quotidiana.
In particolare, il dolore si manifesta durante il sollevamento del braccio o quando si è sdraiati sul braccio affetto.
Fattori di rischio
Cause principali dell’impingement della spalla
Le cause che provocano l’insorgenza dell’ISA possono essere di natura intrinseca, ovvero correlata direttamente all’individuo, o estrinseca, dipendente da fattori esterni, come ad esempio l’allenamento.
Tra le cause intrinseche è presente la struttura dell’acromion, classificata da Bigliani in 3 tipologie, in cui il rischio di Impingement aumenta dal 1° al 3°: tipo 1 o piatto, tipo o curvo, tipo 3 o ad uncino.
Altre cause intrinseche possono essere: artrosi, formazioni di osteofiti che riducono lo spazio sub-acromiale e altre cause che non interessano una causa esterna.
La principale causa estrinseca è dovuta ad un sovruso da gesti ripetitivi, in particolare sollevamenti del braccio sopra la testa, come colpire una pallina con una raccheta, schiacciare, lanciare una palla (sport con gesti “overhead”).
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I 3 stadi dell’Impingement sub-acromiale:
edema e/o emorragia della borsa e/ della cuffia dei rotatori
processo irreversibile di fibrosi e tendinite della cuffia dei rotatori
lesione parziale o totale della cuffia dei rotatori
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Trattamento conservativo dell’Impingement sub-acromiale
Dopo aver consultato un ortopedico e dopo aver passato la prima fase acuta (che solitamente è competenza del fisioterapista), è necessario un potenziamento della cuffia e dei muscoli scapolo-toracici, oltre che ad un ripristino del corretto schema di movimento.
Il corretto schema di movimento prevede il movimento del braccio fin sopra la testa accompagnato dal corretto movimento della scapola di rotazione verso l’alto. Tuttavia, spesso la scapola risulta bloccata, causa il disuso o dalle aderenze che vengono a crearsi tra la scapola ed il piano toracico.
Il Metodo Kine-Studio Valerioti in caso di impingement della spalla
Il metodo di “kine-studio Valerioti ” prevede , anche di fronte ad un pregresso impingement, la valutazione dei corretti movimenti della scapola (abduzione, adduzione, depressione, elevazione, rotazione craniale , rotazione caudale), dell’articolazione gleno-omerale e di tutte le strutture articolari.
Una volta scoperti i deficit è necessario ripristinare i corretti pattern di movimento, prima in maniera segmentale, successivamente dal punto di vista globale:
Questo metodo permette di valutare l’individuo globalmente e non solo dove è sorto il problema.
Bibliografia
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